Missione 1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura
Misura 1 “Patrimonio culturale per la prossima generazione”
Componente 3 – Cultura 4.0 (M1C3-3) Investimento 1.2
“Rimozione delle barriere fisiche e cognitive in musei, biblioteche e archivi per consentire un più ampio accesso e partecipazione alla cultura” finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU”
MUSEO DEI CAMPIONISSIMI / COMUNE DI NOVI LIGURE / B1_10
IMPORTO ASSEGNATO € 233.677,58
BANDO ANNO 2022-ASSEGNAZIONE ANNO 2023
Abbattimento barriere cognitive e sensoriali al Museo dei Campionissimi
Analisi di contesto
In questo particolare momento storico il Museo in generale, ma nello specifico sul nostro territorio il
Museo dei Campionissimi, svolge un ruolo fondamentale nell’offrire spazi innovativi per la didattica
tradizionale con l’opportunità di ritrovare quella convivenza, in sicurezza, fondamentale per il
radicamento dei percorsi educativi.
Negli ultimi anni sono avvenuti profondi cambiamenti nei comportamenti legati alla socialità e al
gioco che, in situazioni ricche di stimoli, hanno potuto aprire nuove opportunità, ma che, in condizioni
svantaggiate, hanno solo tolto. L’uso dei new media, che per alcuni potrà aprire nuove forme di
istruzione e informazione, per altri resterà un mondo di solo intrattenimento di basso livello. Ne
consegue la necessità che l’intera comunità operi per colmare questo digital divide favorendo
l’accesso e guidando all’uso virtuoso, laddove soprattutto le realtà che sulla comunità operano a
livello culturale, nel rispetto dei ruoli, siano chiamati a operare offrendo opportunità e coordinate
indispensabili per esprimersi, convivere e crescere.
Obiettivi
Il Museo dei Campionissimi è privo di barriere fisiche, il cui abbattimento è avvenuto in fase di
progettazione e direzione lavori: l’accesso diretto è a piano terra con saliscendi e accesso disabili,
mentre si può accedere al 1° piano con ascensore che all’interno dispone della dotazione in
linguaggio Braille.
Se molto è stato fatto per garantire l’accesso fisico alla struttura, altrettanto rimaneva da fare per
l’accessibilità ai contenuti per un pubblico con esigenze cognitive specifiche: ritardi mentali lievi,
medi, gravi; disturbi specifici della lettura e delle capacità scolastiche, disturbi dell’attenzione e
ipercinesi; autismo, sindrome di Rett, sindrome di Asperger, disturbi evolutivi.
Il lavoro all’interno dello spazio museale ha riguardato l’elaborazione di un digital storytelling per la
realizzazione di un racconto-museo. Le tecniche di storytelling permettono di creare empatia
avvicinando il visitatore attraverso le emozioni. A differenza dell’approccio accademico, nozionistico
e unilaterale, l’obiettivo è quello di mettere in connessione i visitatori con il “raccoglitore” dei luoghi
e delle storie con le seguenti finalità:
- valorizzare il capitale informativo dei reperti
- trasmettere conoscenze ed esperienze
- creare identità (individuali e collettive)
- trasmettere il sapere nel tempo e preservarne l’esistenza
- creare una comunità attorno al racconto veicolato
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